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FAQ per la realizzazione di progetti editoriali finalizzati ad incrementare i processi di innovazione e conversione alla multimedialità e alla digitalizzazione, anche attraverso il ricambio generazionale degli addetti e la promozione di nuove professionalità.

Scarica le FAQ (aggiornate al 28 settembre 2022)

Modalità di presentazione della domanda

IMPOSTA DI BOLLO

QUESITO: Quali sono l’importo e la modalità di versamento del bollo virtuale da apporre sulla domanda di partecipazione alla selezione dei progetti editoriali?
RISPOSTA: L’importo dell’imposta di bollo dovuta ai fini della presentazione per via telematica della domanda di partecipazione al bando ammonta ad euro 16,00, secondo quanto previsto dall’art. 3 dell’Allegato A del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 642. L’assolvimento dell’imposta è effettuato utilizzando il modello F24 predisposto dall’Agenzia delle Entrate, la cui ricevuta di avvenuto pagamento andrà allegata alla domanda. Il soggetto richiedente esentato, ai sensi di legge, dal versamento di tale imposta dovrà segnalarlo sul modello di domanda, barrando la casella recante la dicitura “bollo virtuale” e indicando i riferimenti normativi alla base dell’esenzione.

Requisiti di accesso

FATTURATO

QUESITO: Come deve essere inteso il “fatturato medio” richiamato tra i requisiti di accesso alla selezione per progetti editoriali?
RISPOSTA: Ai fini dell’individuazione del requisito di ammissione previsto dall’art. 2, comma 1 del bando, con il termine “fatturato medio annuo” è da intendersi la somma corrispondente alla media dei ricavi ottenuti dall’impresa attraverso la vendita di beni e/o prestazioni di servizi per cui è stata emessa fattura, rilevabile dal conto economico degli ultimi tre bilanci d’esercizio depositati, alla voce “ricavi delle vendite e delle prestazioni”

QUESITO: Nella soglia di fatturato prevista dall'art. 2, comma 1, lett. a), del bando rientrano anche i contributi statali per l'editoria eventualmente percepiti dall'impresa?

RISPOSTA: Ai fini dell’individuazione della soglia di fatturato prevista dall’art. 2, comma 1, lett. a), del bando, non si tiene conto dei contributi statali all’editoria eventualmente percepiti dall’impresa.

SOGGETTI PROPONENTI

QUESITO: I codici ATECO 58.13 e 58.14 richiamati dall’art. 2, comma 1, lett. a) del bando devono essere primari (attività prevalente dell’impresa) o anche secondari (altre attività svolte dall’impresa)?
RISPOSTA: Riguardo al requisito di ammissibilità indicato all’art. 2, comma 1, lett. a) del bando, si specifica che possono presentare richiesta di contributo le imprese con i codici ATECO 58.13 e 58.14, primari o secondari. In ogni caso, per una corretta valutazione in fase di istruttoria, dovranno essere indicati nella domanda entrambi i codici ATECO posseduti dall’azienda ed essere preesistenti.

QUESITO: Le società che non hanno bilanci depositati e sono di recente costituzione possono partecipare alla selezione dei progetti?

RISPOSTA: In conformità con quanto previsto negli Avvisi pubblici (art. 2, comma 1, lett. a), non possono partecipare alla selezione imprese che non hanno bilanci depositati.

Tale requisito non è invece richiesto alle categorie individuate all’art. 2, comma 1, lett. b) del bando per la selezione di progetti finalizzati “a contrastare il fenomeno delle fake news con particolare riguardo al settore della salute” e del bando per progetti finalizzati “ad incentivare l’occupabilità e autoimprenditorialità delle donne e il contrasto a stili di comportamento lesivi dell’identità femminile”.

NUMERO DIPENDENTI

QUESITO: L’impiego di almeno cinque dipendenti può essere soddisfatto mediante contratti di lavoro sia a tempo determinato che indeterminato? In che periodo tali dipendenti devono risultare in carico all'azienda?

RISPOSTA: Ai fini dell’integrazione del requisito di ammissibilità previsto dall’art. 2, comma 2, lett. b), del bando, l’impiego di almeno cinque dipendenti può essere soddisfatto mediante contratti di lavoro sia a tempo determinato che indeterminato; tale requisito deve sussistere al momento della presentazione della domanda.

Spese ammissibili

QUESITO: Nella scheda “budget del progetto” devono essere indicati solo gli investimenti previsti per il futuro o anche le spese già sostenute?

RISPOSTA: Le spese ammissibili, da indicare nella scheda “budget di progetto”, possono ricomprendere sia le spese da sostenere che quelle già sostenute, purché ne sia dimostrata la diretta pertinenza e correlazione con l’iniziativa progettuale, la tracciabilità attraverso l’utilizzo di adeguati strumenti finanziari e fornita idonea rendicontazione, secondo quanto previsto dall’art. 5, comma 2, del bando.

QUESITO: Ai fini della rendicontazione, le spese devono essere suddivise per annualità o per frazione di anno? Le spese rendicontate possono eventualmente eccedere la quota massima di finanziamento previsto per i progetti vincitori del bando, con eventuale copertura tramite fondi propri o con fondi terzi?

RISPOSTA: In sede di rendicontazione i soggetti ammessi al finanziamento dovranno fornire il dettaglio delle spese, documentate ed organizzate secondo le macrovoci indicate all’art. 5 dell’avviso pubblico, a prescindere da eventuali suddivisioni per annualità o frazioni di anno, purché si tratti di spese aventi diretta pertinenza e correlazione con l’iniziativa progettuale nonché tracciabili mediante adeguati strumenti finanziari.  Il Dipartimento si riserva di fornire successivamente alla pubblicazione della graduatoria eventuale modello di rendicontazione delle spese. 

Con riferimento al secondo quesito, si fa presente che le spese relative all’iniziativa progettuale possono eccedere la quota massima di finanziamento stabilita per i progetti vincitori del bando.

Ove sia prevista la copertura anche mediante ricorso a fondi propri e/o ad altri finanziamenti di varia natura occorre darne evidenza nella scheda “budget del progetto” allegata alla domanda di partecipazione e, successivamente, in caso di ammissione al finanziamento, in sede di rendicontazione finale.

Nel caso di concorso con altri fondi pubblici, resta ferma la necessità di rispettare i limiti del de minimis previsti dalla normativa europea.

QUESITO: Nel budget del progetto, sotto la voce servizi, è possibile inserire il pagamento di una realtà estera europea esperta del settore?

RISPOSTA: Si, purché ne sia dimostrata la diretta pertinenza e correlazione con l’iniziativa progettuale, la tracciabilità attraverso l’utilizzo di adeguati strumenti finanziari e fornita idonea rendicontazione, secondo quanto previsto dall’art. 5, comma 2, del bando.

Modalità di fruizione del contributo

QUESITO: L’importo erogato in favore dei progetti vincitori costituisce un contributo a fondo perduto o un finanziamento? Qual è il numero massimo dei beneficiari ammissibili?

RISPOSTA: In merito al primo quesito, si rappresenta che il contributo relativo al bando in oggetto è erogato sotto forma di rimborso delle spese sostenute, e documentate, per la realizzazione del progetto e viene concesso nel rispetto dei massimali previsti dal Regolamento (UE) n.1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (de minimis), come indicato all’art. 6, comma 5, del bando.

Con riguardo al secondo quesito, l’art. 6, comma 1, del bando prevede che ai primi due progetti risultati vincitori potrà essere assegnato un importo fino ad un massimo di euro 200.000 ciascuno, e che la somma residua (dell’importo complessivo di euro 500.000 previsto per il bando) venga attribuita al progetto collocatosi utilmente in graduatoria.

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