Giornata in memoria dei giornalisti uccisi
Il Sottosegretario interviene in Aula alla Camera il 14 luglio nell'ambito della discussione generale sulla proposta di legge del deputato Paolo Emilio Russo per l'Istituzione della Giornata nazionale in memoria dei giornalisti uccisi a causa dello svolgimento della loro professioneIntervento del Sottosegretario alla Camera
Presidente, onorevoli colleghi, in una fase drammatica, di conflitti in Europa, alle porte dell’Europa, ma anche in Medio Oriente, una fase in cui ciascuno di noi, cittadino,politico, uomo delle istituzioni, è scosso,profondamente scosso, da eventi dolorosi e angoscianti e ha bisogno di capire, è quantomai cruciale il ruolo dei giornalisti: il ruolo dichi va e vede e racconta, di chi, a rischio della propria vita, è testimone di quello che accade per raccontarlo a tutti noi, per aiutarci a formare la nostra coscienza sui fatti.
Nell’era delle manipolazioni possibili, a basso costo, come i deepfake, ciò che possiamo definire un fatto, qualcosa che è realmente accaduto, è tutt’altro che scontato.
Abbiamo bisogno della presenza dei giornalisti, del loro lavoro. Abbiamo bisogno di chi ha la formazione, la competenza, l’etica deontologica.
Abbiamo bisogno di chi consumale proprie suole delle scarpe, come diceva Papa Francesco.
Nel tempo, come ricorda la proposta di legge dell’onorevole Paolo Emilio Russo, tanti giornalisti hanno perso la vita proprio a causa del loro lavoro e onorare la loro memoria di servitori della democrazia è un dovere e un monito.
Dobbiamo essere riconoscenti a tutti coloro che hanno custodito e custodiscono la nostra democrazia e a chi lo fa attraverso la libertà di espressione e di stampa, che è il pilastro costituzionale su cui si fonda la professione giornalistica ed è una scelta che il Governo rinnova ancora una volta oggi, in quest’Aula, sostenendo questa proposta di legge, a cui aderiamo in ogni sua parte.
La volontà di salvaguardare la libertà di stampa e il pluralismo informativo è ciò che dà impulso alla mia azione di Governo, alla nostra azione di Governo, ogni giorno, nella scrittura dei numerosi provvedimenti di sostegno all’editoria, all’informazione libera, alla professione giornalistica e a tutta la filiera editoriale.
Perché libertà e pluralismo possano proseguire è necessario che continuino ad avere risorse per confrontarsi con attori internazionali, con una forza tecnologica ed economica esponenzialmente superiore,nell’era dell’intelligenza artificiale generativa e dell’offensiva della distribuzione algoritmica.
Attori che, però, non sono tenuti a rispettare argini deontologici né responsabilità editoriali né fondamentali salvaguardie contrattuali.
Ecco perché ogni giorno, sempre e sempre di più, siamo dalla parte di questa professione difficile e necessaria.
Siamo e saremo dalla parte di una libertà che ha bisogno di risorse per essere testimone dei fatti.
Ringrazio Paolo Emilio Russo per questa proposta di legge e la Commissione Cultura e il suo Presidente che, in modo bipartisan, hanno lavorato perché questa Giornata possa essere istituita al più presto.